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La Vita non ha Senso Senza Resurrezione

La Vita non ha Senso Senza Resurrezione by : al-islam.org

 

Tutti gli uomini e le donne saranno resuscitati in un dato Giorno dopo la morte, il Giorno del Giudizio. Essi verranno giudicati: coloro che avranno compiuto opere buone andranno in paradiso mentre per i peccatori vi sarà l’Inferno.

"Allah, non c’è altro dio all’infuori di Lui. Certamente vi adunerà nel Giorno della Resurrezione, su cui non vi è dubbio alcuno. E chi è più veritiero di Allah?" (Santo Corano, 4:87)

"Colui che si sarà ribellato e avrà preferito la vita terrena, avrà invero la Fornace per rifugio. E colui che avrà paventato di comparire davanti al suo Signore e avrà preservato l’animo suo dalle passioni, avrà invero il Giardino per rifugio" (Santo Corano, 79:37-41)

Questo mondo è solo un ponte che l’uomo deve attraversare per congiungersi alla vita eterna o, in altre parole, può esser paragonato a un mercato in cui si fanno le provviste per l’Aldilà. Riguardo a questa vita, l’Imam °Ali (as)1 ha detto:

"Questo mondo è un luogo di verità per colui che vive di verità. Esso è una casa per essere liberi di volere, per colui che fa le provviste in vista della vita futura. E’ un luogo di coscienza per colui che ne trae i giusti consigli. E’ la moschea degli amici di Allah, un luogo di adorazione per gli angeli in cui viene fatta scendere l’ispirazione di Dio, un vero mercato per gli amici di Allah"
Le ragioni della Resurrezione sono molto chiare, poiché è facile capire che la vita mortale non può essere il fine stesso per una tale creazione. Ad esempio, vivere per un breve periodo di tempo con sofferenza e difficoltà per poi giungere a niente o a una mera manciata di polvere è per noi una tesi insostenibile. Che significato avrebbe la nostra creazione complessa?

"Pensavate che vi avessimo creati per celia e che non sareste stati ricondotti a noi?" (Santo Corano, 3:115)

A volte, in questo mondo, i peccatori traggono alcuni vantaggi, ma questi non sono altro che godimenti effimeri.

"Coloro che commettono il male credono che Noi li tratteremo alla stessa stregua di coloro che credono e compiono il bene, come se fossero uguali nella loro vita e nella loro morte? Come giudicano male!" (Santo Corano, 45:21)

L’uomo ha bisogno della misericordia infinita di Allah (SwT)2 la quale è presente dopo la morte.

"Dì:- A chi appartiene quello che c’è nei cieli e sulla terra?-. Rispondi:- Ad Allah!-. Egli si è imposto la misericordia. Vi riunirà nel Giorno della Resurrezione, sul quale non v’è dubbio alcuno. Quelli che non credono preparano la loro stessa rovina" (Santo Corano, 6:12)

Indirizzandosi ai dubbiosi riguardo alla Resurrezione noi ci chiediamo come possano questi individui non credere al potere di risuscitarci dell’Onnipotente?

"Saremmo forse spossati dalla prima creazione? No, sono invece loro ad essere confusi a proposito della nuova creazione" (Santo Corano, 50:15)

"Ci propone un luogo comune e, dimentico della sua creazione, dice:- Chi ridarà vita ad ossa polverizzate?-. Dì:- Colui che le ha create la prima volta ridarà loro la vita. Egli conosce perfettamente ogni creazione-" (Santo Corano, 36:78-79)

La creazione dell’uomo, la comparsa dei cieli e della terra e ogni altro fenomeno esistente è opera di Allah (SwT). Non sarebbe quindi Egli in grado di resuscitare i morti?

"Non vedono che Allah ha creato i cieli e la terra, che non si è stancato della loro creazione ed è capace di ridare la vita ai morti? Si, in verità Egli è l’Onnipotente" (Santo Corano, 46:33)
Non solo l’anima verrà resuscitata bensì anche il corpo. Tutto ciò che viene fatto in questo mondo, viene fatto dunque sia per l’anima che per il corpo, ed i risultati verranno consegnati ad entrambi. La maggior parte dei versetti coranici che si riferiscono alla Resurrezione indicano sia la resurrezione dell’anima che quella del corpo.

Una volta una persona chiese al Profeta (S)3 chi fosse capace di resuscitare i morti. Fu Allah (SwT) stesso a rispondere dicendo che come vi è stata una prima creazione, per Lui sarebbe stato facile riportare in vita chiunque.

"Crede forse l’uomo che mai riuniremo le sue ossa? Invece si, possiamo persino riordinare le sue falangi" (Santo Corano, 75:3-4)

Tale versetto denota anche di come la Resurrezione sia pure corporea. Altri versetti riportano addirittura l’uscita delle persone dalle loro tombe.
Qualsiasi cosa accada dopo la morte, sia in paradiso che all’Inferno, non sarà cosa paragonabile agli eventi dedotti dai sensi che abbiamo in questo mondo.

"Nessuno conosce la gioia degli occhi che li attende, ricompensa per quello che avranno fatto" (Santo Corano, 32:17)

In una famosa tradizione Allah (SwT) dice:

"Ho preparato i miei probi servi una beatitudine che nessun occhio può mai vedere, nessun orecchio può mai sentire e nessun cuore può mai comprendere"

In questo mondo noi siamo simili a un feto nel grembo di una madre. Sebbene il feto possieda mente e cuore, questo non è in grado di conoscere ciò che vi è fuori dal grembo della madre come la bellezza dei fiori, lo splendore del sole, la lucentezza della luna, eccetera. Così è questo mondo rispetto all’Aldilà.
Nel Giorno del Giudizio ci verrà consegnato il registro di tutto quello che abbiamo fatto. Chi avrà compiuto il bene lo riceverà nella mano destra, chi avrà compiuto il male nella mano sinistra. Nel leggere il proprio resoconto i probi saranno felici e i malfattori saranno ansiosi.

"Chi avrà ricevuto il libro nella mano destra dirà:- Prendete leggete il mio libro. Invero sapevo che avrei avuto il mio rendiconto! Egli avrà piacevole esistenza in un Giardino elevato i cui frutti saranno a portata di mano-. Mangiate e bevete in pace, è il premio per quel che avete fatto nei giorni passati. Chi invece avrà ricevuto il suo libro nella sua mano sinistra dirà:- Ahimè, se solo non mi fosse stato consegnato il mio libro e non avessi conosciuto il mio rendiconto! Ahimè, quanto vorrei che essa fosse stata definitiva! Quel che possedevo non mi ha giovato affatto. Ho perso il mio potere-" (Santo Corano, 69:19-29)

Per quanto riguarda in che modo venga scritto e letto il registro, nessuno sa abbastanza, ma nessuno è in grado di negare l’evento. Le particolarità di quel Giorno non possono esser conosciute in dettaglio, ma in linea generale sappiamo quello che ci attenderà.
Nel Giudizio Finale, oltre ad Allah (SwT) che controllerà ogni altro giudizio, ci saranno anche altri testimoni, come le mani e i piedi, la pelle e il terreno dove viviamo. Tutto ciò testimonierà quello che abbiamo fatto prima.

"In quel Giorno sigilleremo le loro bocche, parleranno invece le loro mani e le loro gambe daranno testimonianza di quello che avranno fatto" (Santo Corano, 36:65)

"Quando vi giungeranno il loro udito, i loro occhi e le loro pelli renderanno testimonianza contro di loro per quello che avranno fatto" (Santo Corano, 41:20)

"In quel Giorno [la terra racconterà le sue storie giacché il tuo Signore gliele avrà ispirate" (Santo Corano, 99:4-5)
Per "via di passaggio" si intende un ponte gettato sull’inferno che tutti dovranno attraversare, siano le persone dirette verso il paradiso o verso l’inferno.

"Nessuno di voi mancherà di passarvi: ciò è fermamente stabilito dal tuo Signore. Salveremo coloro che ci hanno temuto e lasceremo gli ingiusti in ginocchio" (Santo Corano, 19:71-72)

Come passare attraverso questa via dipenderà dall’operato di questa vita. Una famosa tradizione denota:

"Qualcuno attraverserà il ponte veloce come la luce. Qualcuno lo attraverserà veloce come un cavallo, altri come dei viandanti. Un gruppo si reggerà con mani e piedi, e altri solo con le mani, cercando di passare oltre le fiamma dell’inferno. Quindi l’inferno afferrerà qualcuno e lascerà altri procedere verso il Giardino della beatitudine"

Per quanto riguarda le bilance, queste sono un mezzo con il quale gli uomini verranno soppesati, specificando così i loro valori.

"Rizzeremo bilance esatte nel Giorno della Resurrezione e nessuna anima subirà alcun torto, foss’anche del peso di un granello di senape, lo riesumeremo. Basteremo Noi a tirare le somme" (Santo Corano, 21:47)

"Colui le cui bilance saranno pesanti avrà una vita felice; colui che invece avrà bilance leggere avrà per dimora il baratro" (Santo Corano, 101:6-9)

La salvezza nella vita futura dipende solamente dalle opere e dalle azioni condotte dell’uomo e non dall’immaginazione e dai pensieri. Lì, nessuno verrà salvato se non per mezzo della misericordia, delle buone opere e della grazia di Dio.

"Ogni anima è pegno di quello che ha compiuto" (Santo Corano, 74:38)

Non siamo in grado di descrivere in dettaglio riguardo alle bilance poiché il mondo a venire è assai differente del mondo inferiore nel quale siamo imprigionati.
Nel Giorno del Giudizio i Profeti (as) e gli Amici di Allah (SwT) intercederanno per qualche peccatore e chiederanno per lui il perdono. Non dobbiamo dimenticare che tale intercessione sarà permessa solamente a coloro che non hanno tagliato nettamente la loro relazione con Allah (SwT) e con il Suo Inviato. Quindi l’intercessione non sarà incondizionale.

"Egli conosce quel che li precede e quel che li segue ed essi non intercedono se non in favore di coloro di cui Si compiace, e sono compenetrati di timor di Lui" (Santo Corano, 21:28)

L’intercessione è una via grazie alla quale l’uomo può evitare di cadere nel mare del peccato, pentirsi e ritornare al proprio Signore Misericordioso.

Senza dubbio, il più elevato grado di intercessione spetta al Profeta (S), poi agli Amici di Allah (SwT), poi ai sapienti, poi ai martiri, poi ai veri credenti, e poi ai parenti.

In una tradizione l’Imam Ja°far as-Sadiq (as) narra:

"Nel Giorno della Resurrezione Allah (SwT) riporterà in vita gli adoranti asceti e i credenti sapienti. Egli dirà agli adoranti asceti:- Andate e vivete nel mio paradiso-. Ma dirà ai sapienti:- Rimanete lì e intercedete per la gente-"

Questa tradizione contiene una piccola riflessione sull’immensa filosofia dell’intercessione.
Tra la morte e la Resurrezione vi è un terzo mondo chiamato Barzakh nel quale le anime degli esseri umani che muoiono vivranno fino ad essere resuscitate.

"Quando poi si presenta la morte a uno di loro, egli dice:- Mio Signore! Fatemi ritornare! Che io possa fare il bene che ho omesso-. No! Non è altro che la vana parola che Egli pronuncia e dietro di loro sarà eretto il barzakh fino al Giorno della Resurrezione" (Santo Corano, 23:99-100)

Non sappiamo molto di questo mondo comunque di certo le anime dei martiri e dei pii vi risiederanno beatamente:

"Non considerate morti quelli che sono stati uccisi sul sentiero di Allah. Sono vivi invece e ben provvisti dal loro Signore lieti di quello che Allah, per Sua grazia, concede, E a quelli che sono rimasti dietro loro danno la lieta novella:- Nessun timore, non ci sarà afflizione-. Annunciano la novella del beneficio d’Allah e della grazie e che Allah non lascia andar perduto il compenso dei credenti" (Santo Corano, 3:169-170)

D’altro canto, le anime degli oppressori, dei ribelli e dei loro seguaci soffriranno nel Barzakh.

"I seguaci di Faraone vengono esposti al fuoco al mattino e alla sera. E il Giorno in cui sorgerà l’Ora sarà detto:- Introducete la gente di Faraone nel più severo dei castighi-" (Santo Corano, 40:46)

Un terzo gruppo di anime, meno colpevoli, non sarà né tra i primi e né tra i secondi. Nel mondo dopo la morte saranno come dormienti, e si risveglieranno nel Giorno della Resurrezione.

"Il Giorno in cui sorgerà l’Ora giungeranno i criminali di non esser rimasti che un’ora. Già mentivano sulla terra. Mentre coloro cui fu data la scienza e le fede diranno:- Voi rimaneste com’è stabilito nel libro d’Allah come è stabilito nel Giorno della Resurrezione, ma voi nulla sapete-" (Santo Corano, 30:55-56)

In una tradizione islamica è stato riportato che il Profeta (S) disse:

"La tomba può essere sia un giardino di benedizione del paradiso, sia l’abisso dell’inferno"
Le ricompense nell’Aldilà sono sia corporee che incorporee poiché tale sarà le Resurrezione.

Quello che vi è scritto nel Santo Corano riguardo ai giardini dove scorrono i ruscelli (Santo Corano, 9:89), dove vi sono frutti e ombra (Santo Corano, 13:35), dove vi sono spose purissime con cui sposarsi (Santo Corano, 3:15) e anche dove brucia il fuoco dell’inferno.

Più importanti sono le ricompense fisiche promesse ai credenti fedeli come la prossimità a Dio o la vista delle manifestazioni della Sua gloria e bellezza. Tali sono piaceri che nessun occhio ha visto e che nessuna lingua può descrivere.

Qualche versetto del Santo Corano denota le bontà materiali ma enfatizza ancor di più la grazia di Allah (SwT) nel Paradiso:

"Ai credenti e alle credenti Allah ha promesso i giardini in cui scorrono i ruscelli, dove rimarranno in perpetuo, e splendide dimore nei giardini dell’Eden; ma il compiacimento di Allah vale ancora di più: questa è l’immensa beatitudine" (Santo Corano, 9:72)

Non vi è soddisfacimento maggiore per l’uomo che di quello di vedere ciò che viene accettato dal suo Signore, cosicché Allah (SwT) sia felice di lui.

Una tradizione riportata dall’Imam Zayn al- °Abidin (as) dice:

"Dio dirà ai residenti del paradiso:- L’amore e il compiacimento che ripongo in voi è assai lontano dal compiacimento per le bontà che vi ho concesso per la vostra felicità-"

Il compiacimento di Allah (SwT) è il fine ultimo dell’uomo, per questo Egli dice:

"O anima ormai acquietata, ritorna al tuo Signore soddisfatta e accetta, entra tra i miei servi, entra nel Mio paradiso" (Santo Corano, 89:27-30)
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1. (as) abbreviazione di “‘aleyhi-ha-hum assalam”, “che la pace sia su di lui-lei-loro”, che viene utilizzato accanto ai nomi dei profeti, degli angeli, dei puri Imam e delle donne del Paradiso (Khadija, Fatima, Maria, Asya ) e secondo alcuni pareri viene usato anche accanto a nomi di altre donne come Zeynab, Ruqayya, Oum Kulthum,Fatima Masuma ...

2. (SwT) abbreviazione di “Subh^ana wa Ta°ala”, Lode a Colui che è privo di ogni imperfezione, l’Altissimo.

3. (S) abbreviazione di “salla allahu wa alehi wa aliyhi wa sallam”: “pace e benedizioni di Allah (SwT) su di lui e sulla sua famiglia”.

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