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La Retta Via: 500 Tradizioni del Profeta Muhammad (s) e della sua immacolata Famiglia (as) by : Sayyed Kamal Faghih Imani In nome di Dio, il Clemente, il Misericordioso



Il Signore Eccelso, nella prima sura del sacro Corano, ci insegna a chiedergli di guidarci sulla retta via: «…Guidaci sulla retta via, la via di coloro ai quali hai concesso la grazia, non quella di coloro contro i quali ti sei adirato e nemmeno quella dei traviati» (Sacro Corano, 1: 5 e 6).

“Coloro ai quali hai concesso la grazia” sono, principalmente, i nobili membri dell’Ahl ul-Bait: il Profeta (S)1, il suo nobile vicario °Ali (as)2, la sua casta figlia Fatima (as) e gli undici purissimi Imam (as) da lei discendenti. Del resto il Sommo Vero, nella Sura delle Fazioni, afferma: «In verità, Dio vuole allontanare da voi qualsiasi sozzura, oh Ahl ul-Bait, e purificarvi integralmente» (Sacro Corano, 33: 33).

Esiste forse grazia maggiore dell’assoluta castità?

Dio ha purificato completamente queste quattordici persone per affidare loro un fondamentale e delicato compito: guidare l’umanità sulla retta via. Nessuno e più adatto di loro a svolgere questa missione, poiché nessuno conosce tale via meglio di loro, nessuno e in grado di percorrerla con determinazione pari alla loro. Del resto il sopraccitato versetto, con l’espressione “…la via di coloro…”, c’insegna che, in verità, la retta via e la loro via. Essi, con la loro sapienza e la loro spiritualità, sono in grado di guidare l’umanità al bene, illuminare la mente dell’uomo, liberarlo dal giogo delle passioni, salvarlo dall’eterna dannazione e donargli il Paradiso.

Purtroppo oggi l’uomo, a causa della sua ignoranza, della sua empietà, non e degno d’essere direttamente guidato dal Salvatore dell’Umanità, il XII Imam (aj) 3. Egli ha dunque, con le sue stesse mani, allontanato da sé l’unico mezzo di cui dispone per salvarsi dalla perdizione e raggiungere l’eterna felicità.

Se i Musulmani avessero rispettato il patto stretto con il loro Profeta (S) a Ghadir, il mondo non sarebbe rimasto senza guida, gli uomini non si sarebbero traviati, non avrebbero messo sotto i piedi i sublimi valori umani, non si sarebbero ridotti a vivere peggio delle bestie. Quel giorno il Profeta(S), per ordine di Dio, lanciò un celeste messaggio che rese eterno e invincibile l’Islam:

«Oggi i miscredenti hanno perso le speranze di distruggere la vostra religione: non temeteli dunque, temete Me. Oggi vi ho reso perfetta la vostra religione, ho compiuto su di voi la Mia grazia e M’e piaciuto darvi per religione l’Islam»4.

In un altro versetto, il Signore, a proposito di questo importantissimo messaggio, dice:

«O Messaggero, trasmetti alla gente ciò che ti e stato rivelato da Dio, se no, non avrai eseguito la missione del tuo Signore. Dio ti proteggerà dalla {malvagità della} gente» (Sacro Corano, 5: 67).

In cosa consisteva quest’ordine, la cui importanza era tale che la sua mancata esecuzione sarebbe equivalsa alla distruzione del fondamento della missione del Profeta (S), alla vanificazione di tutti i suoi sforzi? Il Profeta (S) quel giorno, ubbidendo al deciso ordine del Signore, designò i suoi successori, coloro che avrebbero dovuto salvare l’umanità dal male e guidarla sulla retta via, fino al Giorno del Giudizio Universale.

Purtroppo però i Musulmani ignorarono quest’importante messaggio dell’Inviato di Dio (S) e fecero di testa propria, arrivando addirittura, pochi anni dopo, a decapitare, nell’arida piana di Karbalà, l’amato nipote del Profeta (S), l’Imam Husain (as),che Iddio maledica i suoi assassini.

E per questo motivo che oggi dell’Ahl ul-Bait non e rimasto che un semplice nome. La stragrande maggioranza degli uomini della nostra epoca ignora le loro virtù. Gli uomini non sanno quali sacrifici ha fatto questa famiglia per la verità, l’umanità e per la religione di Dio. Ad esempio, in questo infelice mondo si dà più peso alle parole di un disinformato letterato del passato (che pensa che lottare contro gli empi e i tiranni, per difendere la verità e per salvare i deboli, meriti l’Inferno) che a quello del Sommo Vero che dice: «Se tutti gli uomini avessero accettato la wilàyah {l’autorità, l’Imamato, la guida} d’°Ali Ibni Abu Talib, non avrei mai creato il fuoco dell’Inferno». Gli uomini non sanno quante sofferenze hanno patito i membri dell’Ahl ul-Bait per loro. Dio sa quanta ingiustizia facciamo a noi stessi sottovalutando il loro grado spirituale, ignorando le loro parole e non mettendo in pratica i loro celesti insegnamenti.

Noi Shi°iti veniamo accusati di divinizzare l’Ahl ul-Bait. Noi ci chiediamo se le persone che ci rivolgono questa ingiusta accusa hanno mai letto il testo del sermone che il Profeta (S) pronunciò nella località di Ghadir, al ritorno dall’ultimo pellegrinaggio della sua nobile vita. Noi ci chiediamo se essi hanno mai sentito la seguente tradizione del Profeta(S): «Ho lasciato tra voi ciò cui attenervi per non traviarvi dopo di me, due preziose cose, di cui l’una e maggiore dell’altra: il Libro di Dio, corda distesa dal cielo alla terra, e i Miei Parenti, la Gente della Mia Casa. Sappiate che queste due cose non si separeranno mai tra loro finché non mi raggiungeranno allo Stagno {di Kawthar}»5

Noi non facciamo altro che comunicare alla gente del mondo le parole del Messaggero di Dio (S). Noi ubbidiamo ai suoi ordini. Noi obbediamo ai purissimi Imam perché e Dio che ci ha ordinato di farlo:

“O voi che avete prestato fede, ubbidite a Dio, al Messaggero e a quelli di voi che detengono l’autorità..”(Sacro Corano, 4: 59).

“... In verità, le vostre guide sono solo Dio, il Suo Messaggero e coloro che credono, che assolvono all’orazione con assiduità e pagano la zakàh durante il rukù {della preghiera}” (Sacro Corano, 5: 55).

Noi rispettiamo la casta Fatima (as) perché e il Profeta (S) che ci ha ordinato di rispettarla. Noi ci sottomettiamo agli ordini dell’Ahl ul-Bait per ordine dell’Inviato di Allah (SwT)6 (S): «La mia Ahl ul-Bait, tra il mio popolo, e come l’Arca di Noe {tra le onde del mare in tempesta}: chiunque sali {su quest’arca} si salvò, chi {invece} l’abbandonò peri…». Noi vogliamo bene all’Ahl ul-Bait perché e l’unica cosa che possiamo offrire in dono al sommo Profeta (S) per tutto il bene che ci ha fatto:

«{O Profeta} di’ {alla gente}: “Non vi chiedo alcuna ricompensa per essa {l’esecuzione della missione profetica} se non l’amore per i miei parenti”»( Sacro Corano, 42: 23).

La presente opera e una piccola raccolta di tradizioni dell’Ahl ul-Bait ed e stata pubblicata allo scopo di far conoscere al pubblico italiano le illuminanti e profonde parole del Profeta (S) e della sua Famiglia. Nella speranza che questo libro, che e la prima pubblicazione del Centro di Studi Islamici “Imam Amiru-l-mu’minin °Ali” in lingua italiana, possa aiutare gli amanti della verità ad approfondire le proprie conoscenze in materia islamica, e sia in grado di nutrire i cuori assetati di saggezza e spiritualità, chiediamo al Signore Eccelso di perdonare le nostre colpe e guidarci sulla retta via.

Mostafà Bakhshkon
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1. (S) abbreviazione di “salla Allahu wa alehi wa aliyhi wa sallam”: “pace e benedizioni di Allah (SwT) su di lui e sulla sua famiglia”.

2. (as) abbreviazione di “‘aleyhi-ha-hum assalam”, “che la pace sia su di lui-lei-loro”, che viene utilizzato accanto ai nomi dei profeti, degli angeli, dei puri Imam e delle donne del Paradiso (Khadija, Fatima, Maria, Asya ) e secondo alcuni pareri viene usato anche accanto a nomi di altre donne come Zeynab, Ruqayya, Oum Kulthum,Fatima Masuma ...

3. (aj) Abbreviazione di “Ajal-Allahu-l-faraja”, che Allah (SwT) affretti la sua venuta

4. Sacro Corano, 5: 3.

5. Al-musnad dell’Imam Ahmad Ibn Hanbal: vol. 3, pag. 59.

6. (SwT) abbreviazione di “Subh^ana wa Ta°ala”, Lode a Colui che e privo di ogni imperfezione, l’Altissimo.
In nome di Dio, il Clemente, il Misericordioso

Il Signore Eccelso, nel sacro Corano, dice:

«Domandate agli Ahlu-z-zikr {i sapienti della gente del Libro} se non sapete»(Sacro Corano 16: 43)

Questo sacro versetto ordina ai Musulmani di risolvere i loro problemi consultando i sapienti, che conoscono i principi e i precetti della religione di Dio, e distinguere in tal modo il vero dal falso. In effetti, il Signore, dopo avere donato la scienza {del Libro} ai sapienti, li ha incaricati di guidare gli uomini al vero, di salvarli dall’errore. Perciò, non bisogna mai dimenticare che i retti sapienti dell’Islam sono dotati di grande sapere e hanno profonda conoscenza dei versetti del Corano.

e importante sapere che Dio ha rivelato il sopraccitato versetto per farci conoscere i membri dell’Ahl ul-Bait, tra cui ricordiamo: il Profeta Muhammad(S), il santo °Ali (as), la casta Fatima (as), Hasan (as) e Husain (as) {i due nobili nipoti del Messaggero di Dio (S)}. Essi sono i Cinque del Mantello, i più importanti membri dell’Ahl ul-Bait; a loro s’aggiunsero, dopo il Profeta (S), i nove Imam discendenti dal nobile Husain (as), che il Messaggero di Dio (S), in diverse occasioni, presentò alla gente, chiamandoli “Imam della Retta Guida”, “Luci nel Buio”, “Ahlu-z-zikr”, “Sapienti”. Dio ha donato all’Ahl ul-Bait la perfetta conoscenza del sacro Corano.

La parola “Ahl ul-Bait”, letteralmente, significa “gente della casa”. Tuttavia, nelle tradizioni islamiche, questa parola indica sempre il Profeta (S), Fatima (as) e i dodici immacolati Imam(as). Per convincersi di ciò si faccia ora attenzione ai seguenti hadith.

Safiyyah, figlia di Shaibah, racconta che Aishah disse: «Un giorno il Profeta usci {di casa} con un mantello sulle spalle. Venne dunque Hasan Ibni °Ali e il Profeta lo invitò a venire sotto il mantello. Venne poi Husain Ibni °Ali e il Profeta invitò anche lui sotto il mantello. Vennero anche Fatima e °Ali e furono invitati dal Profeta a venire anche loro sotto il mantello. Il Profeta recitò quindi il seguente versetto:

«In verità, Dio vuole allontanare da voi qualsiasi impurità, o Ahl ul-Bait, e purificarvi integralmente» (Sacro Corano, 33: 33).

Il Sahih di Muslim 4: 1883, 2424. Al-mustadrak Ala-s-sahihain 3: 159, 4707. Il Tafsir di Tabari 12: cap.22, 6. As-sunanu-l-kubrà 2: 212, 2858.

´Àmir Ibni Sa´d Ibni Abi Waggàs racconta che suo padre disse: «Discese la rivelazione divina sul Profeta, il quale copri °Ali, Fatima e i loro due figli {Hasan e Husain} col proprio mantello e disse: “O Dio, queste persone costituiscono la mia Ahl ul-Bait”»

Il Sahih di Muslim 4: 1871, 32. Sunanu-t-tirmizi 5: 225, 2999. Il Musnad d’Ibni Hanbal 1: 391, 1608. Al-mustadrak Ala-s-sahihain 3: 163, 4719. As-sunanu-l-kubrà 7: 101, 13392.

´Isà Ibni Abdillàh Ibni Màlik racconta che Umar Ibni-l-khattàb disse: «Sentii il Profeta dire: “Presto vi lascerò! Voi, nel Giorno del Giudizio, verrete da me, mi raggiungerete…{a questo punto il Profetaraccomandò alla gente di rispettare i diritti del Corano e della sua Ahl ul-Bait}”. Chiesi dunque: “O Profeta, chi sono i membri della tua Ahl ul-Bait?”. Egli rispose: “Sono °Ali, Fatima, i loro figli, i nove probi Imam discendenti da Husain. Essi sono la mia famiglia, sono parte del mio corpo, del mio sangue”»

{Kifayatu-l’athar: 91. Tafsiru-l-burhàn 1: 9}

Ibni Abbàs dice: «Riguardo al versetto “Per il Cielo che possiede le Torri”1, il Profeta (S) disse: “Il ‘Cielo’ sono io e le ‘Torri’ gli Imam della mia Ahl ul-Bait, della mia famiglia: il primo di questi Imam e °Ali e l’ultimo e il Mahdi (aj); essi sono dodici”»

{Yunabi´u-l-mawaddah 3: 254, 59}

Gli Shi°iti, dall’epoca del Profeta (S) fino ai nostri giorni, riconoscono queste tradizioni come autentiche. Esse sono state narrate attraverso cosi tante vie di trasmissione, che non e assolutamente possibile dubitare sulla loro autenticità. Basti considerare che persino famosi dotti ed esegeti {del Corano} sunniti, nei loro libri, hanno ammesso che i sopraccitati versetti sono stati rivelati da Dio per l’Ahl ul-Bait. A titolo d’esempio citiamo alcune di queste opere:

1. Il Commento dell’Imam Ath-tha´labi (v. comm. Sura delle Api)

2. Il Commento {al Corano} d’Ibni Kathir 2: 591.

3. Il Commento di Tabari 14: 75.

4. Il Commento di Àlusi (noto con il titolo di Ruhu-l-ma´àni) 14: 134.

5. Il Commento di Gurtubi 11: 272.

6. Il Commento di Hàkim (Shawàhidu-t-tanzil) 1: 334.

7. Il Commento di Tustari (Ihgàgu-l-hajj) 3: 482.

8. Yunabi´u-l-mawaddah di Ganduzi Hanafi: 119.

Nelle questioni fondamentali della nostra vita dobbiamo farci aiutare dagli immacolati membri dell’Ahl ul-Bait: le loro parole sono in grado di guidarci, di salvarci dalla perdizione, di illuminarci. A tal proposito, l’Imam Hadi (as) {il decimo Imam} disse:

«Le vostre parole illuminano, i vostri ordini guidano al bene e i vostri consigli aumentano il timor di Dio»

{Az-ziàratu-l-jàmi´ah: Man La Yahduruhu-l-faqih, At-tahzib, Uyunu Akbàri-r-ridà}

Con il loro aiuto possiamo risolvere i nostri problemi materiali e spirituali, possiamo superare le difficoltà di questo mondo e dell’Aldilà:

«A causa vostra Dio ci ha salvato dall’abiezione, ha alleviato le pene che ci tormentavano e ha allontanato da noi la perdizione e il fuoco dell’Inferno…e attraverso la vostra guida spirituale che Dio ci ha insegnato le verità della nostra religione e ha purificato ciò di corrotto che c’era nelle nostre vite»

{Az-ziàratu-l-jàmi´ah: Man La Yahduruhu-l-faqih, At-tahzib, Uyunu Akbàri-r-ridà}

Se ci rifiuteremo di seguirli, di ubbidire alle loro parole, di mettere in pratica i loro insegnamenti, senza dubbio falliremo e incorreremo nella perdizione. A tal proposito il Messaggero di Allah (SwT) (S) disse:

«La mia Ahl ul-Bait e come l’Arca di Noe {tra le onde del mare in tempesta}: chiunque sali {su quest’arca} si salvò, chi {invece} l’abbandonò peri…»2

Quanto abbiamo finora detto ci fa comprendere che non esiste onore maggiore di avere il Corano, il Messaggero di Allah (SwT) (S) e la sua immacolata Famiglia come guide sulla retta via. L’Inviato di Dio (S) disse:

«Presto sarò invitato {a lasciare questo mondo} e risponderò {a questa celeste chiamata abbandonandovi}. Lascio {però} tra voi due preziose cose: il Libro di Dio, corda distesa dal cielo alla terra, e i Miei Parenti, la Gente della Mia Casa. In verità, {Dio} il Benevolo, l’Informato mi ha annunciato che queste due cose non si separeranno mai tra loro, finché non mi raggiungeranno allo Stagno {di Kawthar}. Badate dunque a trattarle bene dopo di me. {In un altro hadith troviamo anche la seguente frase: “Finché v’atterrete a queste due cose non vi travierete”}»

Questa tradizione e stata narrata da più di venti compagni del Profeta e da circa centottantasette narratori di hadith. A tal proposito e possibile consultare il Sahih di Muslim (vol. II, pag. 238), il Musnad d’Ahmad (vol. V, pagg. 181 e 182), il Sahih di Tirmizi (vol. II, pag. 220), l’opera “Nafahàtu-l’azhàr Fi Khulàsati ´Abagàtu-l’anwàr” (vol. I, pagg. 199-210)…

Per noi e un onore essere seguaci di una scuola fondata, per ordine divino, dallo stesso Messaggero di Dio (S) e avere come guida °Ali Ibni Abu Talib(as), questo devoto servo di Dio, libero da ogni vincolo materiale, che fu incaricato da Dio di purificare l’uomo dal peccato e guidarlo sulla retta via. e per noi un onore che il Nahj ul-Balaghah (che dopo il Sacro Corano e il miglior libro in grado di regolare la vita materiale e spirituale dell’uomo, di salvare l’umanità dalla perdizione) appartenga al nostro infallibile Imam °Ali (as).

e per noi un onore avere i puri Imam (dal nobile °Ali (as), al Salvatore degli Uomini, il Mahdi (aj), il Signore del Tempo, che per grazia divina e forte, vivo e vigile) come nostre guide. Noi siamo orgogliosi che le salvanti suppliche (chiamate da loro “corano ascendente”) che recitiamo ogni giorno e che ci aiutano a superare le difficoltà della vita e ad avvicinarci a Dio, appartengono ai nostri Imam: le Suppliche di Sha´bàn, la Supplica di ´Arafah (dell’Imam Husain (as)), la Sahifatu-s-sajjàdiyyah (lo Zabùr della Famiglia di Muhammad), la Sahifah di Fatima (as).

Noi ci vantiamo che Bàqer ul-´Ulùm (as) (il quinto Imam, che assieme agli altri Infallibili e la più grande personalità della storia e nessuno, all’infuori di Dio, del Messaggero di Dio (S), della nobile Fatima (as) e dei purissimi Imam (as), e riuscito e mai riuscirà a comprendere il suo grado spirituale) appartiene a noi, e nostro Imam. Noi siamo orgogliosi di seguire la scuola “Jafarita”, dalla quale deriva il nostro diritto, infinito mare di scienza e sapienza. Noi siamo orgogliosi dei quattordici Purissimi; seguirli, sottometterci ai loro ordini e per noi un immenso onore. Noi ci vantiamo del fatto che i nostri infallibili Imam sono stati imprigionati ed esiliati per l’Islam, per difendere e far rispettare i precetti del Corano, e, alla fine, per ostacolare, fermare i tiranni della loro epoca, sono caduti tutti martiri {all’infuori, naturalmente, del XII Imam (aj)}.

Cari fratelli, care sorelle, tutti voi ben sapete che oggi l’uomo, depresso e indifeso, vive in un mondo pieno d’ingiustizia e corruzione. Oggi, coloro che sostengono d’essere i veri fautori della pace e della felicità dell’uomo, osservano con preoccupazione il crollo dei valori morali (da loro stessi provocato) e la graduale distruzione dell’umanità. Ma e davvero la fine? Se le cose rimarranno cosi, bisogna purtroppo dire di si, a meno che l’uomo non riscopra la sua pura e divina natura umana. L’Islam e il miglior mezzo che l’uomo ha a disposizione per purificare la propria anima dal male e poter cosi raggiungere la felicità di questo mondo e dell’Aldilà. Oggi questa salvante religione allunga la sua generosa mano verso l’umanità per aiutarla a liberarsi dal male, e pronta a illuminare tutti gli uomini con i suoi sublimi principi e insegnamenti. Oggi le illuminanti tradizioni del Profeta Muhammad (S) e della sua immacolata Famiglia sono facilmente in grado di guidare l’uomo al bene e alla beatitudine.

Il miglior metodo per conoscere una dottrina e studiare i suoi più importanti testi e cercare di comprendere bene le parole delle sue guide e dei suoi dotti. In tal modo e possibile scoprire che visione del mondo (dei suoi fenomeni e delle sue problematiche) ha una determinata dottrina. e sulla base di questo principio che abbiamo pubblicato, in lingua inglese, un commento al Corano in diversi volumi. Grazie a Dio, quest’opera ha avuto un cosi grande successo che, in quattro anni, e stata ristampata per ben cinque volte. Ora, contemporaneamente alla sesta ristampa di tale commento al sacro Corano, presentiamo questo libro, che vuol essere un piccolo “fascio di rose” raccolto dal celeste e immenso giardino di sapienza e di spiritualità dell’Ahl ul-Bait e devotamente offerto a tutti i sinceri ricercatori di verità.

Spero che il fragrante profumo di queste celesti rose, convinca ogni lettore della verità delle seguenti parole dell’ottavo Imam:

«…Se gli uomini venissero a conoscenza dei pregi delle nostre parole, ci seguirebbero sicuramente»

{Bihàr ul-Anwàr 2: 20. Ma´àni-l’akhbàr dello Shaykh As-sadùg. Wasà’ilu-sh-shi´ah 27}

Spero che la lettura di questo libro possa guidare i lettori alla verità, indurli a mettere in pratica gli insegnamenti del Profeta (S) e della sua immacolata Famiglia, proteggerli dalle deviazioni, dall’immoralità e da tutti i mali che oggi affliggono la società, e fare di loro uomini retti, timorati e utili all’umanità.

Per concludere, chiediamo a Dio di benedire l’Ahl ul-Bait dicendo:

«La pace sia su coloro i cui cuori contengono la sapienza divina, sono la dimora dell’abbondanza {dei doni} di Dio, la miniera della Sua saggezza e lo scrigno dei Suoi segreti. La pace e la benedizione divina siano sui Portatori del Libro di Dio, sui Vicari del Profeta di Dio e sulla Progenie del Messaggero di Allah (SwT) »

{Man La Yahduruhu-l-faqih, At-tahzib, ´Uyunu Akhbàri-r-ridà}

Che Iddio benedica chi segue la retta via

Sayyed Kamàl Faghih Imàni
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1. Sacro Corano, 84: 1.

2. Questa celebre tradizione e stata narrata anche da molti dotti sunniti, tra i quali ricordiamo: Ibni Gutaibah, Abdu-r-rahmàn Suyúti (nell’opera “Itgàn”), Hafiz Tabaràni (Ibni Mugàzili), Khàrazmi.
In nome di Dio, il Clemente, il Misericordioso

Iniziamo questa raccolta di tradizioni con una supplica del nobile Imam Sajjàd (as) {il quarto Imam}

«La lode appartiene solo a Dio ed Egli ha il diritto d’essere lodato, merita infinite lodi. Io mi rifugio in Lui dal male che deriva da me stesso, poiché, in verità, le passioni {mi} spingono insistentemente al male {e mi fanno peccare}, eccetto dove il mio Signore ha pietà {di me e mi protegge da esse}. Mi rifugio in Dio dal male che deriva da Satana, il quale fa aumentare continuamente le mie colpe, e cerco la Sua protezione contro ogni empio tiranno, iniquo sovrano e violento nemico. O Signore, fai in modo che io appartenga al Tuo esercito, poiché, in verità, esso vince sempre; fammi entrare nel Tuo partito, poiché, in verità, tutti coloro che entrano in esso si salvano; fammi diventare Tuo amico, poiché, in verità, i Tuoi amici non temono nulla e non sono mai tristi. O Dio, correggi il mio credo, poiché, in verità, esso mi protegge dal male; rendi felice e beato il mio Aldilà, poiché, in verità, esso e la mia dimora permanente: {andando} verso di essa posso evitare di frequentare i vili. O Signore, fai della mia vita un mezzo che mi doni abbondanza in ogni bene e della morte uno strumento che mi liberi da ogni male. O Dio, benedici Muhammad, il Sigillo dei Profeti e di Tutti i Messaggeri, i membri della sua Famiglia, i Buoni, i Casti, e i suoi prediletti compagni. O Signore, ti chiedo tre cose: perdonami ogni peccato, alleviami ogni pena e proteggimi da tutti i nemici»

{Bihàr ul-Anwàr 90: 187. Supplementi dell’As-sahifatu-s-sajjàdiyyah, celebre raccolta di suppliche del IV Imam: 572}
Conoscere Dio
1. Il Messaggero di Dio (S) {il Profeta Muhammad} disse: «Chi conosce se stesso ha conosciuto il proprio Signore»
{Bihàr ul-Anwàr 2: 32}

2. Il Messaggero di Dio (S) disse: «O uomini, {sappiate che} in verità, dopo di me non esisterà più alcun Profeta, né altra nazione dopo di voi. Badate dunque d’adorare il vostro Signore, eseguire le vostre cinque preghiere quotidiane, digiunare nel vostro mese di ramadan, andare in pellegrinaggio alla casa del vostro Signore, pagare devotamente la zakàh {decima islamica} dei vostri beni e ubbidire a coloro ai quali dovete ubbidire. Entrerete cosi nel paradiso del vostro Signore»
{Al-Khisal: 322}

3. L’Imam °Ali (as), il Principe dei Credenti, disse: «La {contemplazione della} maestà del Creatore, rende piccola la creatura ai tuoi occhi» {Nahj ul-Balaghah: sentenza 129}

4. L’Imam °Ali (as) disse: «Beato chi consacra esclusivamente a Dio il suo atto e la sua scienza, il suo amore e il suo odio, il suo prendere e il suo lasciare, il suo parlare e il suo tacere, le sue azioni e le sue parole»
{Bihàr ul-Anwàr 77: 289}

5. La nobile Fatima (as), in un suo celebre sermone, affermò: «Dio ha fatto, per voi, della fede un mezzo di purificazione dallo shirk {credere in più divinità}, della preghiera uno strumento con il quale tenere lontana la superbia, della zakàh ciò con cui purificare l’anima e aumentare il pane quotidiano, del digiuno un mezzo per rinsaldare la devozione. Egli ha costituito l’hajj per rinforzare la Religione, la giustizia per avvicinare i cuori; ha fatto dell’ubbidienza ai nostri ordini uno strumento con il quale preservare l’ordine della nazione {islamica}.

Ha costituito la jihad per donare onore e dignità all’Islam, ha fatto della pazienza un mezzo per ottenere la ricompensa divina e dell’ordinare il bene ciò con cui difendere e fare rispettare i diritti comuni. Egli ha fatto del beneficare i genitori un mezzo per prevenire la Sua ira e del trattenere buoni rapporti con i parenti causa d’aumento della popolazione credente; ha costituito il “ghisàs” per difendere la vita degli uomini e ha fatto del rispetto dei voti ciò con cui guadagnarsi il Suo perdono.

Ha ordinato d’impedire che si venda detraendo illecitamente dal peso per combattere le ristrettezze, ha proibito di bere il vino {e tutto ciò che inebria} per purificare la gente dalle turpitudini, ha fatto del divieto di calunniare e ingiuriare il prossimo uno scudo contro la Sua maledizione, ha ordinato di astenersi dal rubare per preservare la dignità delle sue creature e ha proibito lo shirk affinché gli uomini mantengano pura la loro fede nella Sua divinità {e unicità}. Temete dunque Iddio come merita d’essere temuto e badate di morire musulmani {di mantenere la fede nell’Islam fino all’ultimo giorno della vostra vita}. Eseguite ciò che Dio vi ha ordinato e astenetevi da ciò che Egli vi ha proibito: “Tra i servi di Dio solo i sapienti {divini} Lo temono” {Sacro Corano, 35: 28}»

{Il testo di questo celebre sermone e stato tramandato dai dotti Shi°iti e sunniti, attraverso molte catene di trasmissione, che, per brevità, ci asteniamo dal citare. Ricordiamo solo che Ibni Abi-l-hadid {celebre dotto sunnita}, nel suo commento al “Nahj ul-Balaghah”, cita tutte queste vie di trasmissione}

6. L’Imam Husain (as) disse: «In verità, Dio, sia magnificato il Suo ricordo, ha creato i {Suoi} servi solo affinché lo conoscessero, e conoscendolo lo adorassero, e adorandolo potessero fare a meno di prestare culto a tutto ciò che e diverso da Lui»
{Safinatu-l-bihàr 2: 180}

7. L’Imam °Ali Zein al-°Abidin (as) disse: «Il credente non cade in perdizione fra tre cose: attestare che non v’e altra divinità all’infuori d’Allah (SwT) e che Egli non ha alcun socio, {essere degno di} ricevere l’intercessione del Messaggero di Dio (S) e {godere di} una larga grazia divina»
{Safinatu-l-bihar: 517}

8. L’Imam °Ali Zein al-°Abidin (as) disse: «Il migliore degli uomini e chi esegue ciò che Dio gli ha prescritto»
{Al-Kàfi 2: 81}

9. L’Imam Muhammad Al-Baqer (as) disse: «Giuro su Dio che Egli, dagli uomini, non vuole altro che Gli siano riconoscenti per i doni che concede loro, affinché possa aumentarli, e gli confessino i {loro} peccati, affinché possa perdonarglieli»
{Al-Kàfi 2: 426}

10. L’Imam as-Sadeq (as) {il quinto Imam} disse: «Il cuore e il santuario di Dio, dunque, nel santuario di Dio, non accogliere nulla di diverso da Lui»
{Bihàr ul-Anwàr 70: 25}

11. L’Imam as-Sadeq (as) disse: «Chi ama per Dio, odia per Dio e dona per Dio, appartiene a coloro la cui fede e perfetta»
{Al-Kàfi 2: 124}

12. L’Imam as-Sadeq (as) (as) disse: «Mio padre {il quinto Imam} mi raccontò che un uomo di Kufa scrisse a suo padre, Abi-l-Husain)-i-bni °Ali{il quarto Imam}: “O mio signore, fammi conoscere il bene di questo mondo e dell’Aldilà”. Mio padre (che Iddio lo benedica) gli scrisse: “In nome di Dio, il Misericordioso, il Benevolo. In verità, Dio renderà indipendente dagli uomini chiunque cerchi il Suo consenso anche a costo d’incorrere nella loro collera; al contrario, abbandonerà alla gente {privandolo della Sua grazia} chiunque cerchi il consenso degli uomini anche a costo d’incorrere nell’ira divina. Pace {su di te}”»
{Bihàr ul-Anwàr 71: 208}

13. L’Imam Jawàd (as) {il nono Imam} disse: «Dio mostra la gioia a chiunque ha fiducia in Lui; soddisfa i bisogni di chiunque s’affida a Lui»
{Bihàr ul-Anwàr 78: 79}

14. L’Imam Hasan Al´askari(as) {l’undicesimo Imam} disse: «Esistono due virtù, sopra le quali non esiste nulla: avere fede in Dio ed essere utili ai {propri} fratelli {di fede}»
{Bihàr ul-Anwàr 17: 218}
Il Timor di Dio
15. Il Messaggero di Dio (S) disse: «Il timor di Dio e il buon carattere fanno andare la gente in Paradiso più d’ogni altra cosa»
{Bihàr ul-Anwàr 71: 373}

16. Il Messaggero di Dio (S) disse: «In verità, gli uomini, dall’epoca d’Adamo fino ai nostri giorni, sono come i denti di un pettine: gli Arabi non eccellono sui non arabi, né i “rossi” sui neri, se non per il {loro} timor di Dio»
{Mustadraku-l-wasa’il 12: 89}

17. Il Messaggero di Dio (S) disse: «Quando intendi compiere un’azione, rifletti {prima} sulle sue conseguenze: se e buona e edificante, eseguila, se invece e cosa cattiva non eseguirla»
{Bihàr ul-Anwàr 77: 130}

18. Il Messaggero di Dio (S) disse: «Una donna proba e migliore di mille uomini non probi ...»
{Irshadu-l-qulub: 175}

19. Il Messaggero di Dio (S) disse: «Vergognati di Dio come ti vergogneresti di un tuo probo parente»
{Mustadraku-l-wasa’il 8: 466, n. 10027}

20. Il Messaggero di Dio (S) disse: «L’Islam e la religione della purezza. Siate quindi puri anche voi, poiché solo i puri entrano in Paradiso»
{Majma´u-z-zawà’id 5: 132}

21. Il Messaggero di Dio (S) disse: «Chi non mantiene le promesse non ha fede»
{Bihàr ul-Anwàr 68: 96}

22. L’Imam °Ali (as) disse: «Abbassare gli occhi {astenersi dagli sguardi lascivi} e un’ottima difesa contro le passioni»
{Guraru-l-hikam: 321}

23. L’Imam °Ali (as), dopo essere stato colpito da Ibni Muljam (che Iddio lo maledica), fece ai suoi figli, Hasan (as) e Husain (as), la seguente raccomandazione: «Vi raccomando d’avere timor di Dio, di non cercare il mondo, anche se fosse questo a cercarvi, e non dispiacervi per nulla di esso che vi sia tolto. Parlate sempre secondo verità e agite per {ottenere} la ricompensa divina. Combattete sempre gli iniqui e aiutate gli oppressi»
{Nahj ul-Balaghah: lettera 47}

24. In una lettera l’Imam °Ali (as) fece a suo figlio Hasan (as) la seguente raccomandazione: «Figlio mio, ti raccomando d’avere sempre timor di Dio, di considerare vincolante ogni Suo ordine, di risanare il cuore ricordandolo e afferrare la Sua “corda”: esiste forse “corda” più sicura di quella che ti congiunge a Dio quando tu l’afferri {saldamente} ad essa?»
{Nahj ul-Balaghah: lettera 31}

25. L’Imam °Ali (as) disse: «Non prestare alcuna garanzia se non sei in grado di assicurarla»
{Guraru-l-hikam: 801}

26. L’Imam °Ali (as) disse: «…Il timor di Dio e il rimedio di tutti i mali e la riserva dell’Aldilà, libera da ogni giogo e salva da ogni disgrazia…»
{Nahj ul-Balaghah: sermone 230}

27. L’Imam Muhammad Al-Baqer (as): «Nel libro d’°Ali Ibn al-Husain (as) {il quarto Imam} trovammo {quanto segue}: “‘Sappiate che, in verità, gli amici di Dio, non avranno nulla da temere e non saranno mai tristi {Santo Corano,10: 62}’ quando eseguiranno i loro doveri divini, s’atterranno alle tradizioni del Messaggero di Allah (SwT) (che Iddio benedica lui e la sua Famiglia), si asterranno da ciò che Dio ha proibito, saranno indifferenti rispetto alle cose del mondo, desidereranno ciò che v’e presso Dio, si guadagneranno, per Dio, ciò di buono che Egli ha destinato loro, senza vantarsene né {usarlo per} rivaleggiare, donandolo poi dove il Signore ha prescritto. Essi sono coloro i cui beni sono stati benedetti da Dio, essi saranno {generosamente} ricompensati per gli sforzi che hanno fatto per la loro vita ultraterrena»
{Bihàr ul-Anwàr 69: 277}

28. Fu chiesto all’Imam as-Sadeq (as) di definire il timor di Dio. Disse: «{Hai timor di Dio se Egli} non ti trova assente dove ti ha ordinato {d’essere} e non ti vede dove ti ha proibito {d’essere}»
{Safinatu-l-bihàr 2: 678}

29. L’Imam as-Sadeq (as) disse: «In verità, chi ha poche rette azioni ma possiede timor di Dio, e meglio di chi ha molte azioni buone senza possedere timor di Dio»
{Al-Kàfi 2: 76}

30. Abu Usàmah dice: «Sentii Aba Abdillàh {l’Imam Sadeq} dire: “Ti raccomando d’avere timor di Dio, essere probo, assiduo {nell’eseguire la preghiera e gli altri atti di culto}, sincero, fedele, di avere sempre un buon carattere e comportarti bene con i vicini. Invitate la gente {al vero} non {solo} con le parole {ma soprattutto con le buone azioni}. Siate {il nostro} decoro, non {la nostra} vergogna. Vi raccomando di prolungare i vostri rukù {inchino della preghiera} e i vostri sujùd {prosternazione della preghiera}: in verità, quando qualcuno di voi prolunga il rukù e il sujùd, Iblis {Satana}, alle sue spalle, grida: ‘Guai a me! Ubbidisce {a Dio, mentre} io {gli} ho disubbidito, si prosterna {mentre} io mi sono rifiutato {di farlo}»
{Al-Kàfi 2: 77}
La Du°ah (Supplica)
31. Allah (SwT), l’Eccelso, dice: «E disse il vostro Signore: “Invocatemi, vi risponderò! In verità, coloro che, per superbia, si rifiutano di adorarmi, entreranno presto nell’Inferno, umiliati”» {Santo Corano 40: 60}

32. Il Signore Eccelso dice: «E a Dio appartengono i migliori nomi. Invocatelo dunque con essi…» {Santo Corano, 7: 180}

33. L’Imam °Ali (as) disse: «Tra le azioni che sono compiute {dagli uomini} sulla terra, la più amata da Dio e la du´ah, mentre il migliore atto d’adorazione e la castità» {Bihàr ul-Anwàr 93: 295}

34. L’Imam °Ali (as) disse: «Molte volte chiedi una cosa a Dio ed Egli non te la concede, ma in cambio ti dona una cosa migliore» {Guraru-l-hikam: 185}

35. L’Imam °Ali (as) disse: «Non trascurate la du´ah in cinque occasioni: durante la recitazione del Corano; durante l’azàn {chiamata alla preghiera}; quando piove; quando si e pronti ad affrontare il nemico e cadere martiri; mentre una persona che ha subito ingiustizia esegue una du´ah {per invocare la giustizia divina}: in verità nulla, all’infuori del trono di Dio, può ostacolarla» {Bihàr ul-Anwàr 93: 343}

36. L’Imam °Ali (as) disse: «Chi ha ricevuto {da Dio} quattro doni non sarà {da Lui} privato d’altri quattro: chi ha ricevuto il dono di riuscire a fare una du´ah, non la vedrà inesaudita; chi ha ricevuto il dono del pentimento, non sarà privato del consenso; chi ha ricevuto il dono di chiedere perdono {a Dio dei peccati che ha commesso}, non sarà privato del perdono; chi ha ricevuto il dono di ringraziare il Signore {per la grazia che ha ricevuto da Lui}, non sarà privato dell’aumento {di tale grazia}» {Nahj ul-Balaghah: sentenza 135}

37. L’Imam Husain (as), in una sua celebre du´ah, dice: «O Dio, in verità, tu sei il più intimo al Quale si può chiedere, il più rapido ad esaudire, il più magnanimo a perdonare, il più generoso a donare, il più sollecito ad ascoltare. O Misericordioso, o Benevolo di questo mondo e dell’Aldilà» {Supplica d’Arafah}

38. L’Imam as-Sadeq (as) disse: «Ogni du´ah rivolta a Dio, sia glorificato e magnificato, e velata {non raggiunge il cielo} finché non viene inviata una benedizione a Muhammad e alla sua Famiglia» {Al-Kàfi 2: 493}

39. L’Imam as-Sadeq (as) disse: «Il credente, quando vedrà la larga ricompensa che gli e stata riservata in cambio delle du´ah che non gli sono state esaudite, si dispiacerà per quelle che gli sono state esaudite» {Al-Kàfi 2: 491}

40. L’Imam as-Sadeq (as) disse: «Curate i vostri malati con l’elemosina e preservatevi dalle disgrazie con la du°ah» {At-tahzib 4: 112}

41. L’Imam Sadeq(as), in una lunga lettera rivolta ai suoi seguaci, scrisse: «Dio, nel Giorno del Giudizio, considererà le du´ah dei credenti come rette azioni, elevando il loro grado in Paradiso» {Bihàr ul-Anwàr 78: 216}

42. Abu Basir e Muhammad Ibni Muslim narrano che Abi Abdillàh {l’Imam Sadeq}(as) disse: «Mio padre mi raccontò che mio nonno disse che i suoi padri dissero che il Principe dei Credenti {l’Imam °Ali (as)}, tra gli insegnamenti che impartiva ai suoi discepoli, affermò: “Le porte del cielo si aprono in cinque momenti: quando piove, durante le battaglie {contro i nemici dell’Islam}, al momento dell’azàn {chiamata alla preghiera}, durante la recitazione del Corano, a mezzogiorno {vero} e allo spuntare dell’alba» {Al-Khisal: 302}

43. L’Imam as-Sadeq (as) disse: «Chiudete le porte del peccato con la frase “Mi rifugio in Dio da Satana, il Maledetto” e aprite quelle della sottomissione a Dio con la {santa} frase “In nome di Dio”» {Bihàr ul-Anwàr 92: 216}

44. L’Imam as-Sadeq (as) disse: «Vi raccomando la du´ah: nulla e in grado d’avvicinarvi a Dio come fa essa» {Al-Kàfi 2: 467}

45. L’Imam as-Sadeq (as) disse: «Chiedi {a Dio} ciò che hai bisogno e insisti: in verità, Dio ama che i suoi servi credenti gli chiedano con insistenza {ciò che vogliono da Lui}» {Wasa’ilu-sh-shi´ah 7: 60}
La Preghiera
46. Il Signore Eccelso dice: «In verità, la preghiera preserva dalla dissolutezza e dal peccato» {Santo Corano, 29: 45}

47. Il Profeta (S){Muhammad} disse: «Non appartiene a me chi trascura la propria preghiera, non m’incontrerà allo Stagno {di Kawthar}, no, lo giuro su Dio» {Man La Yahduruhu-l-faqih 1: 206}

48. Il Profeta (S) disse: «Una preghiera obbligatoria e, per Dio, pari a mille hajj e mille ´umrah ben compiute e {da Lui} accettate» {Bihàr ul-Anwàr 99: 14}

49. Il Profeta (S) disse: «Non rovinate la vostra preghiera, poiché, in verità, chi la rovinerà, nel Giorno del Giudizio, verrà resuscitato con Gàrun e Hàman e sarà sicuramente mandato da Dio all’Inferno con gli ipocriti» {Bihàr ul-Anwàr 83: 14}

50. Il Messaggero di Dio (S) disse: «Quando compi una preghiera eseguila come se fosse l’ultima della tua vita» {Bihàr ul-Anwàr 69: 408}

51. Il Messaggero di Dio (S) disse: «Ogni notte l’Angelo della Morte grida: “O gente delle tombe, chi invidiate oggi, dopo aver visto chiaramente cos’e l’Aldilà”. I morti dicono allora: “Invidiamo solo i credenti {che si trovano} nelle loro moschee: essi pregano e noi non preghiamo, pagano la zakàh e noi non la paghiamo, digiunano nel mese di ramadan e noi non digiuniamo, danno in beneficenza ciò che non serve alle loro famiglie e noi non facciamo beneficenza”» {Irshadu-l-qulub: 53}

52. Il Messaggero di Dio (S) disse: «A ogni preghiera sento il grido: “O figli d’Adamo, alzatevi e {pregando} spegnete il fuoco che avete acceso su voi stessi”» {Mustadraku-l-wasa’il 3: 102}

53. Il Messaggero di Dio (S) disse: «Curate le {vostre} preghiere, poiché, in verità, nel Giorno del Giudizio, la prima cosa che Dio (sia benedetto ed esaltato) chiederà all’individuo sarà la preghiera: se la presenterà completamente {si salverà}, se no sarà gettato nel fuoco {dell’Inferno}» {Bihàr ul-Anwàr 82: 202}

54. L’Imam °Ali (as) disse: «Se l’orante sapesse da quanta grazia viene ricoperto {durante la preghiera}, non terminerebbe mai il sujùd» {Tasnifu Guraru-l-hikam: 175}

55. L’Imam °Ali (as) disse: «La preghiera e il “gurbàn” {mezzo per avvicinarsi a Dio} di ogni timorato e l’hajj {pellegrinaggio alla Mecca} e la jihad di ogni debole. Ogni cosa ha una zakàh {decima} e la zakàh del corpo e il digiuno {rituale}. La jihad della donna e essere gentile con il marito e rispettare i suoi diritti» {Nahj ul-Balaghah: sentenza 136}

56. L’Imam Muhammad Al-Baqer (as) disse: «{Nel Giorno del Giudizio} la prima cosa sulla quale sarà interrogato l’individuo sarà la {sua} preghiera: se verrà accettata, saranno accettate anche le altre sue {rette} azioni» {Bihàr ul-Anwàr 7: 267}

57. L’Imam Muhammad Al-Baqer (as) disse: «Chi incontrerà il Signore avendo compiuto le seguenti dieci rette azioni, andrà in Paradiso: testimoniare che non v’e altra divinità all’infuori di Allah (SwT); testimoniare che Muhammad e Messaggero di Dio; riconoscere ciò che {il Profeta Muhammad(S)} ha portato da parte di Dio (sia glorificato e magnificato); eseguire {assiduamente} la preghiera; pagare la zakàh; digiunare nel mese di ramadan; eseguire il {rituale} pellegrinaggio alla Casa {di Dio alla Mecca}; amare gli amici di Dio; odiare i nemici di Dio; astenersi da qualsiasi sostanza inebriante» {Al-Khisal: 432}

58. L’Imam Ja´far As-Sadeq (as) disse: «Se davanti alla porta di casa vostra ci fosse un fiume e voi vi lavaste in esso cinque volte al giorno, rimarrebbe forse qualche impurità sul vostro corpo? In verità, la preghiera e come il fiume. La preghiera dell’orante e l’espiazione dei suoi peccati, ad eccezione di quelli che gli fanno perdere la fede» {Bihàr ul-Anwàr 82: 236}

59. L’Imam Ja´far As-Sadeq (as) disse: «In verità, coloro che trascureranno la preghiera non avranno la nostra intercessione» {Bihàr ul-Anwàr 82: 236}

60. Abù Basir dice: «Venni da Ummi Hamidah {nonna del settimo Imam} per porgergli le condoglianze per il martirio di Abi Abdillàh {l’Imam Sadeq, il sesto Imam}. Ella pianse e fece piangere anche me; dopodiché disse: “O Abà Muhammad, se avessi visto Abà Abdillàh {l’Imam Sadeq} in punto di morte, ti saresti stupito. Apri gli occhi e disse: ‘Riunite tutti i miei parenti’, e noi {ubbidimmo e} li riunimmo tutti. {L’Imam Sadeq} li guardò tutti e disse: ‘In verità, coloro che trascureranno la preghiera non avranno la nostra intercessione’”» {Wasa’ilu-sh-shi´ah 4: 26}

61. L’Imam Ja´far As-Sadeq (as) disse: «Il Messaggero di Dio (S) (pace e benedizione su di lui e sulla sua Famiglia) chiese a {l’arcangelo} Gabriele di consigliarlo ed egli gli disse: “O Muhammad, vivi quanto vuoi, {ma sappi che} in verità, {alla fine} morirai. Ama quel che vuoi, {ma sappi che} in verità, {alla fine} dovrai abbandonarlo. Fai quel che vuoi, {ma sappi che prima o poi} ne vedrai le conseguenze. La nobiltà del credente sta nella sua preghiera della notte e la sua gloria consiste nell’astenersi dal macchiare l’onore della gente”» {Al-Khisal: 72}

62. L’Imam Ja´far As-Sadeq (as) disse: «Esistono tre cose che costituiscono la gloria del credente e il suo ornamento in questo mondo e nell’Aldilà: pregare alla fine della notte, non confidare nei beni della gente, amare gli Imam della Famiglia di Muhammad» {Bihàr ul-Anwàr 75: 107}
La preghiera in congregazione
63. Il Messaggero di Dio (S) disse: «In verità, Dio, fino a quando non dà al suo servo ciò che gli ha chiesto, “si vergogna” di lui, se questo esprime tale richiesta dopo aver eseguito la propria preghiera in congregazione» {Bihàr ul-Anwàr 88: 4}

64. Il Messaggero di Dio (S) disse: «Una preghiera compiuta in congregazione e meglio di quarant’anni di preghiere compiute {da soli} in casa» {Mustadraku-l-wasa’il 6: 446}

65. Il Profeta (S) disse: «Le file dei Musulmani che pregano in congregazione sulla terra, sono come quelle degli angeli in cielo. Una rak´ah {di preghiera} eseguita in congregazione vale ventiquattro rak´ah, ciascuna delle quali e più cara a Dio (sia glorificato e magnificato) di quarant’anni d’adorazione. Nel Giorno del Giudizio, Dio riunirà tutti gli uomini, i primi e gli ultimi, per la resa dei conti. Allora, Egli allevierà le angosce dall’animo di ogni credente che abbia partecipato alla preghiera {in congregazione} del venerdi, dopodiché gli ordinerà d’entrare in Paradiso» {Bihàr ul-Anwàr 88: 6}

66. Un cieco venne dall’Inviato di Allah (SwT) (S) e gli disse: «O Messaggero di Dio (S), io sono cieco e voglio sapere che cosa devo fare quando sento l’azàn {chiamata alla preghiera} e non trovo nessuno che m’accompagni in moschea per eseguire la preghiera in congregazione da te guidata». Il Profeta (S)gli disse: «Tendi una fune tra casa tua e la moschea e, aiutandoti con essa, vieni a eseguire la preghiera in congregazione» {At-tahzib 3: 266}

67. Il quinto Imam (as) disse: «Chi, senza un valido motivo e per disprezzo della preghiera in congregazione e della comunità dei Musulmani, trascura tale preghiera, e come se non pregasse affatto» {Bihàr ul-Anwàr 88: 11}

68. L’ottavo Imam (as) disse: «Ogni rak´ah di preghiera eseguita in congregazione vale duemila rak´ah eseguite da soli» {Bihàr ul-Anwàr 88: 4. Wasa’ilu-sh-shi´ah 8: 290}

69. L’ottavo Imam(as) disse: «In verità, la preghiera in congregazione e stata istituita {da Dio} affinché la devozione, il monoteismo, l’Islam e il culto vengano a manifestarsi: la manifestazione di tali fondamenti dà al Signore Unico (sia glorificato e magnificato) sicure prove contro i popoli d’Oriente e d’Occidente. La preghiera in congregazione e stata altresi istituita per indurre gli ipocriti e coloro che trascurano i precetti della religione a mettere in pratica ciò che ammettono a parole e a manifestare {la loro adesione a} l’Islam e la {loro} religiosità, affinché {la gente si conosca} e {di conseguenza} l’uno possa attestare la fede dell’altro; affinché ci si aiuti a eseguire il bene, a realizzare la virtù e ad astenersi da molti dei peccati proibiti da Dio (sia glorificato e magnificato)» {Bihàr ul-Anwàr 88: 12}
Del chiedere perdono a Dio
70. L’Imam °Ali (as) disse: «Profumatevi chiedendo a Dio di perdonare i vostri peccati ed evitando cosi che il cattivo odore del peccato vi disonori» {Bihàr ul-Anwàr 6: 22}

71. L’Imam °Ali (as), in una delle sue suppliche, dice: «Sia lodato Iddio per tutti i doni {che ci concede}. Io chiedo a Lui ogni bene, mi rifugio in Lui da ogni male e chiedo il Suo perdono per ogni peccato» {Bihàr ul-Anwàr 94: 242}

72. L’Imam Muhammad Al-Baqer (as) disse: «Il Messaggero di Dio (S) fu interrogato sui migliori servi di Dio e disse: “{I migliori servi di Dio} sono coloro che: quando compiono una buona azione, si rallegrano; quando eseguono una cattiva azione, chiedono perdono a Dio; quando ricevono un dono, ringraziano; quando s’adirano {con qualcuno}, {lo} perdonano» {Al-Khisal: 317}

73. L’Imam as-Sadeq (as) disse: «Quando il credente invoca il perdono di Dio, il {celeste} foglio su cui sono registrate le sue buone e cattive azioni, s’eleva splendente» {Makàrimu-l’akhlàg: 313}
Il Pentimento e l’Aldilà
74. Il Messaggero di Dio (S) disse: «Gli Apostoli dissero a Gesù: “O Ruhallàh {spirito di Dio}, chi dobbiamo frequentare?”. Disse: “Chi la cui vista vi ricorda Dio, le cui parole aumentano le vostre conoscenze e il cui comportamento v’incoraggia {a compiere il bene} in vista dell’Aldilà» {Bihàr ul-Anwàr 1: 203}

75. Il Messaggero di Dio (S) disse: «In verità, la maggior parte delle grida dei dannati, sarà per aver rimandato {continuamente} la penitenza» {Al-mahajjatu-l-baidà}

76. Il Messaggero di Dio (S) disse: «O °Ali (as), beato il viso che e osservato dal Signore mentre da esso scendono lacrime di {vero} pentimento per aver commesso un peccato del quale nessuno, all’infuori di Dio, e a conoscenza» {Bihàr ul-Anwàr 77: 63}

77. Il Messaggero di Dio (S) disse: «In verità, Dio, il Santo, l’Eccelso, nell’ultimo terzo d’ogni notte, e all’inizio di tutti i giovedi sera, fa discendere un angelo verso il cielo del mondo e lo incarica di gridare {da parte Sua}: “Esiste forse qualche bisognoso affinché Io soddisfi le sue necessità? Esiste forse qualcuno disposto a pentirsi affinché Io accetti il suo pentimento? Esiste forse qualcuno che chiede perdono affinché Io lo perdoni?”» {Bihàr ul-Anwàr 3: 314}

78. Il Messaggero di Dio (S) disse: «I morti sepolti in un cimitero gridano a chiunque passi davanti a esso: “O inconsapevole, se sapessi ciò che sappiamo noi, ti si scioglierebbe la carne del corpo {dalla paura}» {Irshàdu-l-qulub}

79. L’Imam °Ali (as) disse: «Nulla deve distrarti dal darti da fare per l’Aldilà: assai poco e invero il tempo a disposizione!» {Guraru-l-hikam: 335}

80. L’Imam °Ali (as) disse: «I respiri dell’uomo sono i suoi passi verso la morte» {Nahj ul-Balaghah: sentenza 74}

81. L’Imam °Ali (as) disse: «Chi baratta il suo aldilà con il suo mondo, perderà l’uno e l’altro» {Guraru-l-hikam: 274}

82. L’Imam °Ali (as) disse: «Molti sono quelli che esitano a pentirsi e a correggere la propria condotta, finché vengono improvvisamente assaliti dalla morte» {Guraru-l-hikam: 240}

83. L’Imam °Ali (as) disse: «La carità e una medicina efficace. Le azioni che gli uomini compiono in questa vita, saranno sotto i loro occhi in quella ultraterrena» {Nahj ul-Balaghah: sentenza 7}

84. L’Imam Muhammad Al-Baqer (as) disse: «Chi si pente dei propri peccati e come chi non ha peccato» {Wasa’ilu-sh-shi´ah 16: 74}

85. L’Imam °Ali Al-Hadi (as) {il decimo Imam} disse: «Ricorda il momento in cui morirai davanti agli occhi della tua famiglia: allora, non ci sarà alcun medico a salvarti e nessun amico ad aiutarti» {Bihàr ul-Anwàr 78: 370}
L’Ahl ul-Bait
86. Dio l’Altissimo dice: «…In verità, Dio vuole allontanare da voi qualsiasi sozzura, o Ahl ul-Bait, e purificarvi integralmente» {Santo Corano, 33: 33}

87. Il Messaggero di Allah (SwT) (S) disse: «Ho lasciato tra voi ciò cui attenervi per non traviarvi dopo di me, due preziose cose, di cui l’una e maggiore dell’altra: il Libro di Dio, corda distesa dal cielo alla terra, e i Miei Parenti, la Gente della Mia Casa. Sappiate che queste due cose non si separeranno mai tra loro finché non mi raggiungeranno allo Stagno {di Kawthar}» {Al-musnad dell’Imam Ahmad Ben Hanbal: vol. 3, pag. 59}

88. Il Messaggero di Dio (S) disse: «La mia Ahl ul-Bait, tra il mio popolo, e come l’Arca di Noe {tra le onde del mare in tempesta}: chiunque sali {su quest’arca} si salvò, chi {invece} l’abbandonò peri…» {Bihàr ul-Anwàr 27: 113}

89. Il Messaggero di Dio (S) disse: «Fregiate le vostre riunioni col ricordo d’°Ali Ibni Abu Talib» {Bihàr ul-Anwàr 38: 199}

90. Il Messaggero di Dio (S) disse: «Insegnate ai vostri figli ad amare il vostro Profeta, a volere bene alla sua Ahl ul-Bait e a leggere il Corano» {Al-jàmi´u-s-saghir 1: 14}

91. Jàbir Al-ju´fi racconta che Jàbir Ibni Abdillàh Al’ansari {uno dei devoti compagni del Profeta} disse: «Un giorno dissi al Profeta: “O Messaggero di Dio, abbiamo conosciuto Allah (SwT) e il Suo Messaggero. Chi sono i Detentori d’Autorità la cui ubbidienza e stata ricordata da Dio {ai credenti, nel 59° versetto della quarta sura del Corano} accanto alla tua?”. Il Profeta (S)disse allora: “O Jàbir, essi sono i miei vicari, saranno, dopo di me, gli Imam dei Musulmani: il primo di loro e °Ali Ibni Abu Talib, dopo {verranno} Hasan e Husain, poi {verrà} °Ali Ibn al-Husain e dopo {di lui diventerà Imam} Muhammad Ibni °Ali, noto nella Torà col nome di Al-Baqer.

O Jàbir, tu sarai ancora vivo alla sua epoca, porgigli dunque i miei saluti quando lo incontrerai. Dopo di lui diventeranno Imam: As-Sadeq, Ja´far Ibni Muhammad, Musa-bni Ja´far, °Ali Ibni Musa, Muhammad Ibni °Ali, Al-Hasan Ibni °Ali e, infine, colui che possiede il mio stesso nome e soprannome, la prova di Dio sulla terra, il Suo ultimo {diletto} servo, Ibnu-l-Hasan Ibni °Ali; tramite lui Dio, l’Altissimo, conquisterà l’Oriente e l’Occidente. Egli rimarrà nascosto ai suoi seguaci e ai suoi amici, in modo tale che non manterrà la fede nel suo Imamato se non colui il cui cuore e stato da Dio messo alla prova per {provarne} la fede”.

A questo punto chiesi: “O Messaggero di Allah (SwT), potranno i suoi seguaci trarre beneficio da lui durante il suo occultamento?”. Rispose: “Si, lo giuro su Colui che mi ha affidato la missione profetica! In verità, essi, durante il suo occultamento, si gioveranno della sua luce e trarranno beneficio dalla sua wilàyah {guida spirituale}, come la gente si giova del sole {anche} quando questo e coperto dalle nuvole”» {Ikmàlu-d-din 1: 253}

92. L’Imam °Ali (as) disse: «…Sappiate che i membri della Famiglia di Muhammad (che Iddio benedica lui e la sua Famiglia) sono come le stelle del cielo: ogni volta che una di esse tramonta ne sorge un’altra {al suo posto}…» {Nahj ul-Balaghah: sermone 100}

93. L’Imam Husain (as) disse: «Giuro su me stesso che può essere Imam solamente chi giudica in base al Libro, difende {con assoluta sincerità, serietà e assiduità} la giustizia, segue la Vera Religione e consacra se stesso alla causa divina» {Al’irshàd: 204}

94. L’Imam Muhammad Al-Baqer (as) disse: «In verità, le nostre {dell’Ahl ul-Bait} parole vivificano i cuori» {Bihàr ul-Anwàr 2: 144}

95. L’Imam Muhammad Al-Baqer (as) disse: «Ciò che meglio d’ogni altra cosa avvicina la creatura a Dio (sia glorificato e magnificato) e ubbidire a Lui, al Suo Messaggero e ai Detentori d’Autorità. L’amore per noi e fede, mentre odiarci e miscredenza» {Al-Kàfi 1: 187}

96. L’Imam as-Sadeq (as) disse: «In verità, sopra ogni atto di culto v’e un altro atto di culto, ma l’amore per noi Ahl ul-Bait e il sommo atto d’adorazione» {Bihàr ul-Anwàr 37: 91}

97. L’Imam as-Sadeq (as) disse: «Chi non e in grado di fare del bene a noi, faccia allora del bene ai nostri probi amici. Chi non e in grado di farci visita, faccia allora visita ai nostri probi amici e avrà da Dio una ricompensa pari a quella che merita chi fa visita a noi» {Bihàr ul-Anwàr 74: 354}
I seguaci dell’Ahl ul-Bait e i loro attributi
98. L’Imam Muhammad Al-Baqer (as) disse: «Chi ubbidisce a Dio e nostro amico e chi Gli disubbidisce e nostro nemico» {Al-Kàfi 2: 75}

99. Jàbir narra che un giorno l’Imam Muhammad Al-Baqer (as) gli disse: «O Jàbir, e forse sufficiente, a chi sostiene d’essere nostro seguace, limitarsi a dire d’amarci? Giuro su Dio che non e nostro seguace se non chi e timorato e ubbidisce a Dio. O Jàbir, non e possibile riconoscere i nostri seguaci se non attraverso {i seguenti elementi distintivi}: la modestia, l’umiltà, la fidatezza, l’abitudine di ricordare molto Allah (SwT), il digiunare e pregare molto, fare costantemente del bene ai genitori, obbligarsi ad aiutare i vicini poveri indigenti, indebitati od orfani; dire sempre il vero, recitare il Corano, non parlare della gente se non per ricordare ciò che di buono e positivo esiste in loro ed essere i fidati dei propri parenti…» {Al-Kàfi 2: 74}

100. L’Imam as-Sadeq (as) disse: «I nostri seguaci sono coloro che quando sono soli ricordano molto Dio» {Bihàr ul-Anwàr 93: 162}

101. Abdullah Ibni Bukair dice: «Un giorno l’Imam as-Sadeq disse: “In verità, noi amiamo chi e saggio, perspicace, sapiente, mite, indulgente, paziente, sincero e fedele. In verità, Dio (sia glorificato e magnificato) ha riservato le nobili virtù {umane} ai Profeti. Chi le possiede deve esserne riconoscente a Dio, chi invece non le possiede deve supplicare Iddio e chiedergliele”. Dissi dunque: “Quali sono queste virtù?”. L’Imam as-Sadeq disse: “Il timor di Dio, la temperanza, la pazienza, la gratitudine, la mitezza, il pudore, la generosità, il coraggio, lo zelo, la bontà, la sincerità e la fidatezza”» {Al-Kàfi 2: 56}

102. Sulaiman Ibni Mahràn dice: «Un giorno andai da Ja´far Ibni Muhammad As-Sadeq ; da lui c’erano anche alcuni Shi°iti. Egli disse: “O Shi°iti, siate {il nostro} decoro, non {la nostra} vergogna, dite alla gente buone parole e preservate le vostre lingue {dal peccato}: trattenetele dal parlare troppo e dal pronunciare parole turpi» {Al’amàli: 400}
Il Mahdi (aj) Atteso e la Sovranità della Giustizia
103. Il Messaggero di Dio (S) disse: «Il Mahdi da me discendente {il XII Imam}, appartiene alla progenie di Fatima» {Sunanu Abi Dawud 4: 107}

104. Il Messag